LE SPECIE

LISTA VERDElraster
1472191087_file_documents-21LISTA GIALLA
Oppure scarica la nostra miniguida e portala con te durante i tuoi acquisti1458343406_file-69

Ti presentiamo le nostre due liste di specie. Esse sono state realizzate attraverso un’analisi di dati ecologici, economici e socioeconomici. Le specie sono state selezionate a partire da quelle che risultano essere commestibili ed appartenenti all’area del Mediterraneo. La selezione si è basata sui seguenti parametri:

– stato di conservazione della specie secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (International Union for Conservation of Nature – IUCN).

– stato di sfruttamento delle risorse marine secondo le categorie prodotte dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Food and Agriculture Organization of the United Nations – FAO) e dalla Commissione Generale per la Pesca del Mediterraneo (General Fisheries Commission for the Mediterranean – GFCM).

– diffusione nei mercati nazionali delle risorse marine e il loro consumo da parte dei cittadini italiani secondo l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA).

La lista verde contiene cinque specie. Si tratta di specie poco sfruttate dal settore della pesca e che, al momento, non risultano essere a rischio d’estinzione nel breve e medio termine; sono inoltre specie facilmente reperibili nei mercati italiani e abitualmente consumate dai cittadini.

La lista gialla contiene cinque specie pienamente sfruttate se non addirittura sovrasfruttate dal settore della pesca. Come per la lista verde, sono specie facilmente reperibili nei mercati italiani e abitualmente consumate dai cittadini. In questo caso non chiediamo di eliminare dalla dieta queste specie ma di moderarne il consumo.

Come si rileverà dalle schede delle specie, è importante che il consumatore ponga attenzione alle indicazioni che si riferiscono alla taglia minima, al periodo di acquisto consigliato e alla provenienza. A questo proposito si consiglia di preferire sempre prodotti locali, ossia provenienti dal Mediterraneo (Area FAO 37)

Attenzione: le informazioni si basano su dati scientifici aggiornati al 2016. Tuttavia, gli ecosistemi naturali sono sistemi complessi e dinamici e per questo i suggerimenti per un acquisto consapevole potrebbero in futuro variare sulla base dei cambiamenti ambientali e dello stato di abbondanza delle specie.

 

SIMBOLI USATI NELLE LISTE

righelloTaglia minima: si intende la taglia minima di pesca secondo la normativa italiana. Per i pesci, li dove è indicata, si misura la lunghezza dell’animale dalla punta del muso alla punta della coda. Per i crostacei si misura la lunghezza del carapace (L.C.), dagli occhi all’estremità del guscio. Attualmente, per seppia, calamaro e costardella non è indicata una taglia minima.
calendarioQuando andrebbe acquistato: periodo di acquisto consigliato che esclude la stagione riproduttiva dell’animale. Attualmente, per sardina e acciuga non è indicato un periodo di acquisto consigliato.

mondoStato di sfruttamento: condizione di sfruttamento delle risorse marine secondo le categorie dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Food and Agriculture Organization of United Nations), meglio conosciuta con il suo acronimo FAO, e della Commissione Generale per la Pesca del Mediterraneo (General Fisheries Commission for the Mediterranean – GFCM). Tre sono le categorie in questa sede prese in considerazione:

Sottoutilizzato: l’attività di pesca può ancora espandersi senza arrecare danno alla specie.

Pienamente sfruttato: l’attività di pesca ha raggiunto il livello che si crede essere sostenibile superato il quale si provocherebbe danno alla specie.

Sovrasfruttato: l’attività di pesca ha superato il livello che si crede essere sostenibile con alto rischio per la specie.

1458361010_globeflower2-simple-black-iconStato di conservazione: condizione di conservazione della specie secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (International Union for Conservation of Nature), meglio conosciuta con il suo acronimo IUCN. Cinque sono le categorie in questa sede prese in considerazione:

Minor preoccupazione (Least Concern – LC): specie con ampio areale e popolazione numerosa.

Quasi minacciata (Near Threatened – NT): specie prossima ad essere considerate a rischio o che potrebbero diventarlo nel futuro prossimo.

Vulnerabile (Vulnerable – VU): la popolazione di una specie è diminuita del 50% in dieci anni o  il suo areale si è ristretto sotto i 20.000 km² o il numero di individui riproduttivi è inferiore a 10.000.

In pericolo (Endangered – EN): la popolazione di una specie è diminuita del 70% in dieci anni o il suo areale si è ristretto sotto i 5.000 km² o il numero di individui riproduttivi è inferiore a 2.500.

In pericolo critico (Critically Endangered – CR): la popolazione di una specie è diminuita del 90% in dieci anni o il suo areale si è ristretto sotto i 100 km² o il numero di individui riproduttivi è inferiore a 250.